corradosantini.it

Una Uri, sotto una pergola del giardino del cielo, disse fremente:
“Nessuno m’ha mai parlato di quel che c’è sotto le stelle.
Non comprendo che cosa sia l’alba, che cosa il tramonto, che cosa sia il giorno e la notte, e quel che dicono nascita e quel che chiamano morte, mi danno stupore e strano alla mente.”
Così, si fece onda d’aromi e alito da un cespo di rose.
Scese dal cielo su questa terra fatta di oggi e di ieri, aprì gli occhi e si fece bocciolo, sorrise un istante e fu rosa.
E foglia a foglia, lenta, si sfece sopra alla terra.
E quando rivolò nel cielo, libera il piede dai ceppi, ne rimase, ricordo, un sospiro.
E l’hanno chiamato Profumo.
(poeta musulmano)

Dio ha creato terre dove abbonda l'acqua perché gli uomini vi possano vivere
ed ha creato i deserti perché gli uomini vi possano conoscere la loro anima.
(detto Tuareg)

Non hai forza per tentare di cambiare il tuo avvenire per paura di scoprire libertà che non vuoi avere.
Ti sei mai chiesto "Quale funzione hai?"
Quale funzione hai......
(Franco Battiato tutti i diritti riservati)

Se avete in voi quella Fede che è realmente Divina, e se desiderate qualcosa che non esiste nell’Universo,
quella cosa sarà creata per Voi.
(Guru Sri Yukteswar)

Il 28 agosto 2007 è stato effettuato ulteriore bonifico a Cristina Togni (Cambogia) di 1000 dollari USA. Ringrazio il prof. Guida, la prof.sa Zanchielli e gli studenti della 5a I.P.S.I.A. Calzaturiero di Montegranaro (FM) (anno scolastico 2006/2007) per l'aiuto finanziario che ci hanno gentilmente accordato.

L'8 di giugno 2006 sono stati inviati alla Missionaria Cristina Togni (Cambogia) 1255,00 dollari . Ringrazio, molto, la madre di Daniel Caldelari, i miei studenti della 4BP e della 5BP, ed i colleghi dell'Istituto Scolastico "E. Majorana" di Seriate (BG) che mi hanno aiutato nell'intento.

Il 18/12/2005 sono stati inviati in Cambogia 500,00 euro.

Il 27/12/2005 sono stati inviati, sempre in Cambogia, grazie alla scuola primaria di Rotella (AP), altri 450 dollari (379,30 euro).

Nel mese di giugno 2005, dall'Istituto Scolastico "E. Majorana" di Seriate, per New Humanity - Phnom Penh - Cambogia, sono stati donati 2500,00 euro
I bonifici sono stati effettuati a favore di Cristina Togni e Padre Vendramin (missionari a Phnom Penh)
A Phnom Penh, per poter acquistare un autobus attrezzato per disabili, servono ancora 5.000,00 $. Se vuoi, dacci una mano. Come puoi.

(*)
Ringraziamenti: ai bambini e alle maestre della scuola primaria di Rotella (AP), agli alunni e ai docenti del Professionale dell'I.S. "E. Majorana" di Seriate (BG), alle famiglie Caldelari, Bonfanti e Cirelli di Bergamo, Poli di Crema, Sestili, Stipa, Sara e Massimo di Poggio di Bretta (AP), a Maria Carletti di Perugia, e a quanti ci hanno aiutato e ci aiuteranno a favore di New Humanity e Charity Sister a Phnom Penh (Cambogia).
N.G.O. (non governative organization)

Venerdì di Repubblica 29/12/2006
foto Washington Pool/Sipa tutti i diritti riservati

perché
per chi
per i figli di chi
per quale presente
per quali futuri
contro cosa
contro chi
e poi, perché "contro", per chi
per chi non c'è più
per chi non mangiava e non mangerà
o per cos'altro?
Basta
Una
Sola
Intenzione,
Non
Essere
Stupido
Squalo

Quella che il bruco chiama "fine del mondo"
il resto del mondo chiama "farfalla".
Lao Tzè - Tao (Il Libro della Via e della Virtù)

IPOCRISIA SOFFOCANTE
è proprio l'ipocrisia, alimentata insieme al pregiudizio dall'ignoranza e dal timore che la non-ignoranza infonde, il malanno, il virus, che incontrollato si insinua all'interno della capacità costruttivamente critica e realisticamente analitica che l'intelligenza potrebbe portare a maturazione, a frutto e, soprattutto, a seme.
Un seme che potrebbe, alla luce di cecità ipocritamente estinguenti, non solo non germogliare, bensì non essere.
Ipocrisia cieca, declinata a troppo rigidi schemi, originata e genesi di gioie e sorrisi mancati, declinata a rigido soffocamento, genesi di mutilate dinamiche di Vita, fino alla produzione del "non seme", l'unico prodotto ritenuto conforme. Ritenuto.
(sun 26/12/06)
Dentro di me vivono la mia identica vita dei microrganismi che non sanno di appartenere al mio corpo.
Io, a quale Corpo appartengo?
Franco Battiato
Non hai forza per tentare di cambiare il tuo avvenire
per paura di scoprire libertà che non vuoi avere.
Ti sei mai chiesto quale funzione hai? Quale funzione hai ti sei mai chiesto...
Franco Battiato
In ogni giorno che viviamo c'è un'India da scoprire, un'India da vivere, con le sue verità e le sue contraddizioni,
con le sue menzogne verità e verità menzogne.
L'augurio per un'India da scoprire e vivere ogni giorno, nelle urla e nei silenzi.
Come una donna, da scoprire e vivere ogni giorno, da dimenticare quello successivo,
per poi scoprire ancora, nuovamente, sempre più donna.
Da vivere sempre e consumare senza fiato.
Sun
Che la terra prenda ciò che le appartiene, perché io, Uomo, sono eterno.
Kahlil Gibran
Con il denaro acquisti un orologio, non il tempo;
acquisti un libro, non la conoscenza;
acquisti un regalo, non l'amicizia;
acquisti una donna, non l'amore;
acquisti una casa, non una famiglia;
acquisti la musica, non il silenzio;
acquisti un paio di scarpe, non La Via.
Dimmi di grazia, Amor, se gli occhi miei veggono 'l ver della beltà c'aspiro
o s'io l'ho dentro, allor che, dov'io miro,
veggio scolpito el viso di costei....
Michelangelo
Una volta riempii la mia mano di nebbia,
e quando l'aprii, meraviglia, la nebbia era un verme.
Chiusi ed aprii di nuovo la mano, ed ecco un uccello.
Di nuovo chiusi ed aprii la mano, e nell’incavo c'era un uomo con il viso triste rivolto verso l’alto.
Chiusi nuovamente la mano e quando l’aprii non v’era nulla, eccetto la nebbia,
ma udii un canto di straordinaria dolcezza.
Kahlil Gibran
Ho imparato il silenzio dall'uomo loquace,
la tolleranza dall'intollerante,
e la gentilezza dal villano;
eppure, fatto strano,
non sono grato a questi insegnanti.
Kahlil Gibran (Sand and Foam)
Theo van Gogh (assassinated 2/11/2004) & Ayaan Hirsi Ali
Submission, il film di Theo Van Gogh - 15 aprile 2005 - Gijs van Vesterlaken è il produttore di Submission, il film del regista olandese Theo Van Gogh giustiziato il 02/11/2004
Il cortometraggio, di 11 minuti, solo in piccola parte trasmesso alla TV olandese prima del brutale assassinio del suo autore, è diventato quindi "pericoloso" per chiunque vi si avvicini.
Il tema scottante affrontato da Van Gogh, quello della mancanza di libertà, della «sottomissione» della donna nella famiglia islamica, ha provocato l'istinto omicida del fondamentalista di origine marocchina che gli ha dato la morte in modo rituale: buttato giù dalla bicicletta, sparato in faccia, la gola squartata ritualmente, e una lettera infilzata nella pancia che annunciava la fatwa contro la sua sceneggiatrice, la somala infibulata e oggi parlamentare Ayaan Hirsi Ali. Da allora nessuno ha più visto l'opera, né sui canali TV che l'avevano annunciata, né tanto meno al Festival di Rotterdam, da sempre attento ai problemi della libertà. Per non parlare del "correttissimo" Festival di Cannes. Nei giorni scorsi era arrivata la notizia di una eventuale proiezione al Festival di Locarno nel prossimo agosto, ma il direttore della rassegna Irene Bignardi ha spiegato al Corriere della Sera che mai è stata fatta richiesta della pellicola proprio per la dichiarata e concreta impossibilità di proiezione per motivi di ordine pubblico.
Submission.avi (44MB)
Il senso è proporzione e gli eccessi lo dissolvono o lo distruggono.
Gli eccessi dei sensibili distruggono i sensori.
Aristotele (De Anima)
L'erotismo sta alla pornografia come la fellatio sta al pompino.
E' una questione di semantica.
Tinto Brass
Il gusto del bello (e del lavoro) contro la sciatteria
A Milano vado spesso in via Torino, dove si trovano tutti i negozi più trendy di moda giovane e dove perciò vedo passare tutti gli elegantoni di Milano e di varie nazionalità. Non ho mai visto una moda tanto brutta come quella di questa estate. Già l'anno scorso gli stilisti avevano abbassato la vita dei pantaloni, quest'anno l'hanno fatta scendere ancora. Le ragazze mostrano la pancia appena sopra il pube. I maschi più arditi li abbassano tanto da mostrare il solco delle natiche. I jeans sono larghi, col cavallo basso sul tipo dei pantaloni dei clown. Ai piedi sandali infradito o grosse scarpe da tennis sporche. Questa moda non l'hanno inventata i ragazzi, non è una rivolta come quella dei punk, gliela hanno proposta gli stilisti. Ne hanno fatto dei pupazzi grotteschi. All'università molte ragazze vanno serissime a discutere la tesi di laurea vestite all'ultima moda: pantaloni al monte di Venere e camicetta trasparente senza reggipetto. Loro non se ne rendono conto, ma è un abbigliamento che toglie solennità alla cerimonia, la rende ridicola, squallida.
Come è diventata squallida una università dove è proibito studiare più di 1.400 ore all'anno. E dove, anche in materie come la filosofia, la psicologia, la sociologia, in cui dovresti dimostrare di saper ragionare, argomentare, ti richiedono soltanto di riempire le caselle di uno stupido test. Anche qui è il professore che ha rinunciato a chiedere, guidato da una stupida pedagogia che considera l'esame una oppressione e la selezione una discriminazione sociale. C'è al potere una mentalità che, nel nome della libertà, ha eliminato la forma. Ma la perdita della forma è perdita della sostanza. Una moda squallida, una casa lercia, un ufficio disordinato, una chiesa in cui non c'è una candela, una squadra indisciplinata, una città imbrattata di scritte invitano solo alla rinuncia, alla pigrizia, alla sconfitta. Perché accettiamo questa deriva? Perché i genitori non tornano a insegnare le buone maniere ai figli, gli insegnanti a esigere che i ragazzi studino, gli stilisti a proporre il bello?
Tutti si lamentano della crisi economica, della concorrenza cinese e indiana, ma la risposta da dare è una sola. Ciascuno di noi deve alzarsi in piedi, ritrovare il rigore, la dignità, il gusto del bello, il piacere del lavoro, dello studio, della sfida. E agire senza ascoltare chi lo critica, chi esita, chi piagnucola. Se va avanti, gli altri lo seguiranno.
di F. Alberoni - Corriere della Sera - 26 settembre 2005
La Sua Via era esteriormente umile e interiormente elevata,
mentre i mortali percorrono vie esteriormente elevate ed interiormente umili.
'Ibn Al 'Arabì
Chi conosce gli altri è sapiente,
ma chi conosce se stesso è saggio.
Chi vince gli altri è forte ma chi vince se stesso è potente.
Chi accumula è ambizioso ma chi si accontenta è ricco.
Chi non lascia il giusto posto vive a lungo.
Morire e non perire,
ecco la vera longevità.
Lao Tzè - Tao (Il Libro della Via e della Virtù)
Dio ha creato terre dove abbonda l'acqua perché gli uomini vi possano vivere
ed ha creato i deserti perché gli uomini vi possano conoscere la loro anima.
detto Tuareg
La nostra stupidità risulta chiaramente dal ritenere che si possa acquistare soltanto ciò per cui sborsiamo denaro; chiamiamo invece gratuite quelle cose che paghiamo con la nostra stessa persona
Seneca (Lettere morali a Lucilio V, 42, 7)
Socrate: "Platone dirà il falso quando pronuncerà la frase seguente".
Platone: "Socrate disse il vero quando pronunciò la frase precedente".
(da C'era una volta un paradosso)
Piergiorgio Odifreddi
[...] Nel tornarmene via mi resi conto che sì, più sapiente di quell'uomo lo ero:
forse nessuno di noi due sapeva alcunché di bello e di buono, ma almeno, mentre lui riteneva di sapere e non sapeva, io non sapevo ma neanche presumevo di sapere: mi sembrava perciò di essere, come minimo, più sapiente di lui per il semplice fatto che, quel che non so, neanche m'illudo di saperlo.
Platone (“Apologia di Socrate” 21, d)
Gli affetti del cuore sono come i rami del Cedro;
se l'albero perde un ramo robusto, soffre, ma non muore.
Riversa tutta la vitalità nel ramo accanto, perché possa crescere e riempire il posto vuoto.
(Parole sussurrate)
Non hai Forza per Tentare di cambiare il tuo Avvenire,
per Paura di Scoprire Libertà che non vuoi avere.
Ti sei mai chiesto quale funzione hai?
Franco Battiato
La forza che difende il cuore dalle ferite
è la stessa che gli impedisce
di dilatarsi nella sua massima grandezza.
Kahlil Gibran (A treasury of K.G., in " Parole sussurrate")
Il Suo scudo era la pazienza,
la Sua spada la verità.
Farid Al-Din 'Attar ("Il poema celeste" 195)
L'uccello vede più del verme,
e, generalmente, vive più a lungo.
Non diventa più forte con l’ira
se non colui che,
senza l’ira,
non sarebbe stato forte.
Seneca